sabato 26 aprile 2014

IL MIO ZAINO

Il giorno della partenza si avvicina, la scelta e la preparazione dello zaino sono molto importanti per il successo del mio viaggio a piedi, per cui dedico tempo e molta attenzione. 
Quando parlo con chi è interessato ai miei viaggi ed esperienze, mi capita di utilizzare la metafora dello zaino per illustrare un mio pensiero ricorrente sulla vita e l'utilità delle cose.
 Lo zaino è l'unico mezzo per trasportare il mio bagaglio durante il viaggio, per cui gli dimostro un affetto quasi cameratesco.

Anche se posso trasportare un’ovvia capacità limitata sia d’ingombro sia di peso, infatti, ci sono dei limiti che non ha senso oltrepassare per trasformare una camminata in un’epocale tortura.
In conseguenza della sua capacità limitata lo zaino, mi costringe a valutare l'utilità anche delle semplici cose così da diventare un metodo di giudizio/filtro su cosa devo portare e cosa lasciare.
Scelgo l'abbigliamento idoneo al viaggio privilegiando cose versatili indispensabili e soprattutto leggere, non porto maglioni di lana o giacche piumino, ma preferisco micropile leggeri, che tengono caldi e di poco volume. 
Nel mio viaggio porterò l’essenziale non darò  importanza a qualsiasi oggetto mi accompagnerà, quello che non potrà rientrare nel mio zaino è senz'altro meno importante e utile di quello che c'è all'interno. Preparare lo zaino ideale per un viaggio sicuro è un'arte meticolosa e attenta, infatti, vorrei caricare solo cose utili, più leggere possibili lasciando spazio a ciò che raccoglierò di nuovo, sicuramente lungo il mio prossimo cammino in India. 
Scelgo di “portare con me nello zaino” tanta prudenza, non la paura ma un’apertura mentale, non il pregiudizio ma l'entusiasmo, non le illusioni bensì un sano coraggio, non l'incoscienza ma un sano altruismo e non l’indifferenza verso gli altri ma invece  porto tutte i desideri e le passioni che spero si avverino durante questa esperienza! 
Se la vita è un viaggio, allora è sicuramente meglio viaggiare leggeri per viverla pienamente…… ULTREYA.  

Giovanni



IL MIO ZAINO

sabato 12 aprile 2014

CAMMINO VERSO LA SORGENTE DEL GANGE

Il tradizionale cammino che porta alla sorgente del Gange fiume sacro per l’India (CHAR DHAM YATRA) intrapreso da migliaia di fedeli induisti per fede , spiritualità e purificazione.


 Affascina anche molti occidentali che raramente hanno avuto occasione di parteciparvi o assistervi da vicino.






E' un cammino nella natura selvaggia e ostile dell'India a nord,  nella regione del CARHWAL, che affianca i quattro affluenti fino alla sorgente raggiungendo i  templi di   YAMUNOTRI, GANGOTRY, KEDERNATH e  BADRINATH .






Ho deciso di ripercorrere questi sentieri sacri, io cristiano mescolandomi ai fedeli Induisti  rinunciando alle comodità del mondo moderno per una comprensione più vera della loro realtà.


E' un cammino di 800 Km. circa che dovrebbe durare 45 giorni da pellegrino (non è un trekking); ai piedi dell'Himalaya tra i 1500-5000 metri sarà un cammino di conoscenza che mi porterà a maturare, un'esperienza che acquista caratteri di meditazione e  che ci fa conoscere alcuni aspetti della loro religione. Sono un pellegrino che non segue dottrine prescritte legate ad una  fede particolare, ma vado alla ricerca di legami sottili e misteriosi tra l'esperienza cognitiva, la narrazione mitologica e la storia naturale dell’ambiente ..  ULTRYA   Giovanni        

BLOG IN ALLESTIMENTO

A fine Aprile 2014 partirò per una nuova avventura.
questa volta il mio cammino si svolgerà in INDIA.Sto lavorando per implementare questo nuovo Blog che sarà per me una sorta di diario di viaggio,con foto e commenti quasi giornalieri, per poter condividere con voi questa mia avventura.
Rimanete in contatto per aggiornamenti.
Giovanni