sabato 2 agosto 2014

Valle del fiume ALAKNANDA




Tempio di BADRINATH

Lascio KEDERNATH e proseguo per l’ultimo tempio , scendo fino a Guptakashi per deviare verso EST , sulla carta dovrebbe essere un cammino semplice non impegnativo. Scendo la valle i versanti della montagna sono tutti terrazzati ,
in questi piccoli fazzoletti di terra donne e uomini stanno tagliando il grano manualmente , le donne piantano il riso nei campi inondati di acqua .
Questi terrazzamenti sono dei veri e propri monumenti alcuni risalgono a 1000 anni fa, sono così bene costruiti e integrati che sembrano naturali invece è il frutto di un grande lavoro manuale dell’uomo. Sono estesi da coprire tutto il versante della montagna, sembrano increspature create dal vento o onde del mare. In questi terrazzamenti non ho mai visto frane o cedimenti , sono resistenti agli eventi atmosferici  , grazie all’esperienza e sapienza dell’uomo .
Da lontano, dalla valle opposta sento dei suoni di tamburi e trombe che vanno e vengono trasportati dal vento. Scendo sulla strada , vedo dalla montagna scendere una fila di persone che suonano,
seguiti da un giovane vestito a festa a dorso di un mulo alla fine altre persone ben vestite : un matrimonio. Il giovane portava un vistoso copricapo
e davanti un bavero ricamati con filamenti brillanti. Arrivato nella strada lo sposo scende dal mulo e attende vicino a una macchina addobbata con corone di fiori e strisce dorate .
Mi fermo incuriosito assieme ad altre persone in attesa di vedere la sposa, aspetto mezz’ora ma invano ,devo riprendere il cammino, mi avvicino allo sposo per fare gli auguri e scattare delle foto che gradisce , saluto e riprendo la strada. Molti gli incontri
VENDITRICE SUCCO DI RODODENDRO
,donne con gerle sulle spalle cariche di legna o foraggio per gli animali ,
questo è il lavoro più comune e faticoso riservato a loro, gli uomini gestiscono  bazar o piccoli negozi dove fanno da mangiare lungo la strada,
altri sono occupati come cantonieri e spaccapietre sulle strade o nei sentieri
. Ho visto uomini arare la terra con aratri in legno trainati da mucche o bufale,
donne pilare il riso battendo pali su grandi mortai di pietra , mucche che girano attorno e sopra ad un stato di grano per schiacciare la spiga e fare uscire il seme ,
strumenti e metodi arcaici che stridono molto con i cellulari tenuti in tasca e collegati con l’auricolare…. questo mi ha molto stupito. Altre cose particolare  e strane in India è la grande libertà di emettere rumori “corporali”dal peto al rutto , dal risucchio allo scattarare (scusate i termini,non me ne vengono altri al momento) sia in tavola e nel normale contatto quotidiano da uomini e donne, è una realtà che noi occidentali dobbiamo  imparare  a convivere.
Grande libertà anche per gli sputi a terra, molti Indiani uomini e donne fanno uso di “PAAN” una preparazione  masticabile fatta di foglie di Betal farcite con noce di Areca e polvere di calce e altre sostanze più o meno nocive , il tutto impacchettato e fermato con un chiodo di garofano , messo in bocca e masticato lentamente , questo stimola le ghiandole salivari producendo saliva di colore rosso che in qualche modo si devono liberare.
La strada per BADRINATH ,in terra battuta sale lungo la montagna in una serie di tornanti  stretti e pericolosi
(per i mezzi)  per cantieri in corso , uno di questi è lo sbarramento del fiume per la costruzione di una centrale idroelettrica. Arrivo al paese
, il più popolare dei tempi visto che rimane il più accessibile,molti arrivano in macchina o pullman. Il tempio si riconosce subito anche da lontano essendo dipinto con colori vivaci ,
è una grande struttura, è considerato luogo e fonte di salvezza frutto della meditazione yoga .
E’ il più sacro dei quattro tempi , arroccato a 3300 Mt. ,
sulla riva destra del fiume  ALAKNANDA , è dedicato al Dio supremo VISHNU
il perfetto ,è raffigurato con la pelle azzurro intenso per la sua natura celestiale . Lungo la via che porta al tempio una lunga fila di Shadu e mendicanti
che aspettano l’elemosina come negli altri templi , bancarelle e bazar vendono i soliti articoli religiosi.
Ci sono negozi più raffinati dove vendono oggetti sacri e monili in oro e argento, ho notato come attorno a luoghi religiosi e facilmente accessibili venga creato un grosso business .
Vicino al tempio un grande cartellone con listino prezzi per le prestazioni al rito della puya .   Con questo tempio il mio cammino al Char Dham  è concluso, nella mia mente scorre velocemente  YAMUNOTRY, GANGOTRI, KEDERNATH e BADRINATH  parole ripetute tanta volte lungo il cammino , tra questi luoghi i più sacri dell’India.  Il Char Dham è concluso ma proseguo nella vicina Valle dei Fiori e nel sacro lago di HENKUND importante meta dei pellegrini SIKH.

Nessun commento:

Posta un commento